TINTOLAVANDERIA

  • DEFINIZIONE DELL'ATTIVITA'

Sono disciplinati dalla L. 84/06 i trattamenti di lavanderia, di pulitura chimica a secco e ad umido, di tintoria, di smacchiatura, di stireria, di follatura e affini, di indumenti, capi e accessori per l'abbigliamento, di capi in pelle e pelliccia, naturale e sintetica, di biancheria e tessuti per la casa, ad uso industriale e commerciale, nonché ad uso sanitario, di tappeti, tappezzeria e rivestimenti per arredamento, nonché di oggetti d'uso, articoli e prodotti tessili di ogni tipo e fibra. (art. 2 comma 1)

  • ATTIVITA REGOLAMENTATA:

Per l'esercizio dell'attività le imprese devono designare un responsabile tecnico presso ogni sede dell'impresa, che svolga prevalentemente e professionalmente la propria attività nella sede indicata, in possesso di idoneità professionale comprovata dal possesso di almeno uno dei seguenti requisiti (art. 2 comma 2):
a) dal superamento di specifici corsi di qualificazione tecnico-professionale di almeno 1200 ore in un periodo di due anni, da integrare con l'effettuazione di adeguate esperienze lavorative in imprese abilitate del settore in base al principio di alternanza di studio con esperienze sul luogo di lavoro;
b) dal conseguimento di un attestato di qualifica in materia attinente l'attività conseguito ai sensi delle norme vigenti in materia di formazione professionale, integrato da un periodo di inserimento della durata di almeno un anno presso un'impresa abilitata del settore, da effettuarsi nell'arco di tre anni dal conseguimento dell'attestato;
c) dal conseguimento di un diploma di maturità tecnica o professionale o di livello post-secondario superiore o anche universitario, in materie tecniche inerenti l'attività;
d) dallo svolgimento di un periodo di inserimento presso imprese abilitate del settore rispettivamente non inferiore a:
1) un anno, dopo avere espletato regolarmente un periodo di apprendistato secondo la durata stabilita dalla contrattazione collettiva;
2) due anni in qualità di titolare o di socio partecipante al lavoro, ovvero di collaboratore familiare dei medesimi;
3) tre anni, anche non consecutivi, ma comunque nell'arco di cinque anni, di attività lavorativa subordinata qualificata.
Per assicurare l'unitarietà sostanziale dei diversi itinerari formativi, la norma prevede che i contenuti tecnico-culturali dei programmi e dei corsi, nonché l'identificazione delle varie categorie di diplomi di studio inerenti l'attività, siano stabiliti dalle Regioni.

  • REQUISITI PER ATTIVITA' ARTIGIANA:

Se esistono i requisiti soggettivi e oggettivi indicati dalla L. 443/85 l'attività è iscrivibile all'Albo delle Imprese Artigiane:
*Cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell'Unione Europea.
Per i cittadini extracomunitari è necessario il permesso di soggiorno rilasciato per lavoro autonomo, subordinato (anche in attesa di occupazione) e per motivi familiari (ai fini del permesso di soggiorno i cittadini dei Paesi aderenti all'EFTA sono equiparati ai cittadini comunitari)
* avere raggiunto la maggiore età
* svolgimento del proprio lavoro manuale nel processo produttivo
* non essere lavoratore subordinato a tempo pieno o a part-time superiore a 20 ore (50%)
* possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui sopra

  • COSTI

Marche da bollo € 14.62
Diritti Camera di Commercio € 31,00
Diritto annuale Camera di Commercio € 88,00
Tassa di concessione governativa € 168,00
Spese postali per raccomandate
Pratiche studio (vedi tariffe)

  • LEGGI DI RIFERIMENTO

Legge quadro artigianato >> Legge n. 443/1985 integrata dalla legge 133/1997
Legge 84/2006 che regolamenta l'attività delle tintolavanderie: http://www.parlamento.it/parlam/leggi/06084l.htm

  • ISCRIZIONI NECESSARIE

Apertura p.iva
Iscrizione Inail
Iscrizione Registro Imprese
Iscrizione Albo Artigiani
Iscrizione INPS gestione artigianato

ULTERIORI
Per iniziare l'attività si dovrà valutare presso il Comune competente se è necessario un'apposita autorizzazione amministrativa.
Di norma è necessario presentare l'avviso di classificazione di industria insalubre al Comune in cui ha sede l'esercizio ai sensi dell'art. 216 del T.U. Leggi sanitarie n. 1265/1934 e la domanda di autorizzazione allo scarico, ai sensi del D. Lgs. 152/99 e del regolamento comunale di fognatura senza necessità di richiedere un'ulteriore autorizzazione di polizia amministrativa. Per le aziende che effettuano l'attività di pulitura a secco con impianto a ciclo chiuso, vi è poi l'obbligo di presentare domanda all'Amministrazione Provinciale ed al Comune stesso per l'ottenimento dell'Autorizzazione Generale alle emissioni in atmosfera, indipendentemente dalle quantità di solvente impiegato, ai sensi del Decreto Ministeriale 16 gennaio 2004 n. 44. Sono escluse da quest'obbligo invece coloro che effettuano il solo lavaggio ad acqua.
Durante lo svolgimento dell'attività di tintolavanderia vengono prodotti rifiuti speciali pericolosi, la cui quantità deve essere annotata in un apposito di registro di carico-scarico e denunciata annualmente tramite il MUD (Modello Unico di Dichiarazione), ai sensi del D. Lgs. 152/2006.
Vedi per MUD >> http://www.mb.camcom.it/show.jsp?page=35504

AUTOMEZZI DI RACCOLTA E DISTRIBUZIONE A DOMICILIO:
Per ogni furgone adibito alla raccolta ambulante di indumenti va richiesta apposita autorizzazione comunale per la pubblicità fonica (previsto dall'art. 23 del Codice della Strada). Per quest'ultimo caso va inoltrata domanda presso ogni Comune nel quale si opera, precisando il tipo di mezzo usato con indicato il relativo numero di targa

LIMITI DIMENSIONALI IMPRESA ARTIGIANA :
Massimo 18 dipendenti compresi gli apprendisti in numero non superiore a 9 .
Il numero massimo dei dipendenti può essere elevato fino a 22 a condizione che le unità aggiuntive siano apprendisti.
L'impresa artigiana nei predetti limiti dimensionali, può essere costituita anche in forma di società (escluse led società a responsabilità limitata costituite da più di un socio, per azioni, in accomandita per azioni) purché la maggioranza dei soci svolga in prevalenza lavoro personale, anche manuale, nel processo produttivo.